
Enya – Sumiregusa
Simona Forti unisce Arendt,Foucoult,Patocka nell’interpretazione della biografia di Socrate. Il processo di una vita che si singolarizza scegliendo, per quanto è possibile lo spazio indeterminato della libertà e che pur impegnandosi per far emergere la contingenza delle norme, non può fare a meno di sentirsi responsabile per ciò che dice e ciò che fa, in rapporto a sè e agli altri, per la vigilanza nei confronti di ogni possibile forma di dominazione.
Michel Foucault: Illuminismo e critica – di Raffaele Ariano
James Hillman, intervista di Silvia Ronchey (completa)
Aggiungo Hillman per abbracciare la luce e scordare le ombre. Guardando solo alla luce, pur nella conoscenza dell’ombra, possiamo curare e creare l’anima più velocemente, per ” conoscere noi stessi ” dove le differenze accettate, si trasformano nella certezza di stare nel cuore.
L’esercizio di sè, che prenda la forma dell’educazione, della terapia o dell’esperienza spirituale, deve ritrovare un punto di appoggio. Deve ancorarsi nel fondo di natura ( inconscio vitale ) che determina il processo di individuazione nella prospettiva dell’altro uomo e della vita. L’esercizio di sè ha bisogno di uno spazio per l’esperienza, facilitare la prova del corpo e del verbale, il contatto immediato e particolare con i sensi e la sensibilità. Esso deve un pò tralasciare il sapere e accettare la ricerca itinerante, nel percorso nell’essere e nella vita che ci richiama tutti nella comunione dei legami e che richiama ognuno nella particolarità del suo progetto.
niente panico..….
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