
Il principio della cooperazione e della ridondanza
Il prezzo della specializzazione e della selezione è che ci priviamo di un grande numero di informazioni. La selezione riduce la quantità di soluzioni disponibili. Avere più valutazioni di una medesima variabile per contenere il rischio di errore è molto interessante. Una soluzione si definisce cooperativa quando prende in esame variabili importanti per la percezione o l’azione. Nella valutazione, il nostro cervello utilizza due mezzi indipendenti: un recettore specializzato e una combinazione di informazioni provenienti da recettori diversi. E crederà all’esattezza della valutazione unicamente se le due risposte si rivelano coerenti. La cooperazione e la ridondanza non consistono soltanto nella combinazione dei recettori sensoriali, ma hanno anche altri campi di applicazione. Per esempio l’evoluzione ci ha dotati di meccanismi che permettono di immaginare la città dove ci troviamo in modo “egocentrato”, cioè in prima persona, in funzione della strada che seguiamo da un punto di vista locale, oppure in modo “allocentrico”, cioè immaginando una mappa della città da un punto di vista globale, cartografico, che ha il vantaggio di consentirci operazioni mentali indipendenti come confrontare una serie di distanze o cercare tragitti alternativi.
Attraverso la deviazione costituita dalle due prospettive e la capacità di lavorare con entrambe in parallelo o simultaneamente, possiamo semplificare il nostro spostamento in una città, nella metropolitana o in un bosco. Sempre attraverso questa deviazione, il capo di un impresa o uno stratega militare possono semplificare la complessità di un cantiere o di un campo di battaglia. La capacità di cambiare punto di vista ci consente di prendere decisioni. Si chiama cambiamento di ” sistema di riferimento”. Grazie a tutte queste proprietà, per un organismo vivente la semplessità è ciò che dà senso alla semplificazine, visto che le soluzioni semplesse sono guidate da un’intenzione, da un fine, da una funzione. Il fondamento del senso è nell’atto stesso: il senso non è applicato alla vita E’ la vita stessa. Il concetto di semplessità include, nella mia mente, la nozione di senso, restituendogli come fondamento l’atto possibile intenzionale o l’atto desiderato.
Laura Zappatà – L’attenzione è rispetto è valorizzare la vita
Grazie alla crescita esponenziale, un cerchio di modeste dimensioni avrà una circonferenza enorme nel piano iperbolico. Questo spiega perché una superficie con una curvatura negativa costante si raggrinzisca man mano che diventa più grande. Lo spazio euclideo tridimensionale non è adatto alla crescita esponenziale. Una triste notizia, soprattutto per la popolazione umana che tende a crescere esponenzialmente. Se viviamo in uno spazio tridimensionale euclideo—sembrerebbe essere questo il nostro caso—la crescita della popolazione sarà sempre ostacolata dalla geometria.
La semplessità di Alain Berthoz aiuta a comprendere che il nostro cervello sa come adeguarsi ai cambiamenti di sistema di riferimento. Domandona: Sarà la connessione che ci serve per aggiungere al pensiero lineare, il pensiero sistemico?????
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