Consapevolezza amplificata

 Dall’oggettività del 1900 verso la soggettività del 2000…….

Eugenio Coccia – I ragazzi di Fermi. La leggenda dei giovani italiani che hanno fatto la storia della scienza modernaeugenio coccia.jpg1oltre l'identità

Questo libro nasce dalla volontà di convocare gli elementi teorici e performativi che stanno alla base dell’attuale trasformazione delle proprietà naturali dell’umano. La società investe il pensiero e la ricerca in direzione di un miglioramento della dimensione umana e dello spazio esistenziale; tuttavia l’intensa manipolazione tecnologica da un lato e le applicazioni mediatiche, politiche ed economiche delle tecnologie dall’altro, ci inducono a riscrivere i paradigmi culturali della comunicazione e dell’etica della convivenza globale. Di fronte a ciò è opportuno interpolare le tappe di una maturazione epistemologica che ha messo in discussione l’essenza stessa del soggetto-uomo e che oggi sostiene la possibilità di ibridazioni tra il tessuto umano e quello di macchine o sistemi informatici. Prima di parlare di “post-umano” e “trans-umano” bisogna aver chiari gli orizzonti cognitivi, psico-sociali, culturali, etici ed estetici delle evoluzioni in atto. Un libro scritto con la cosciente consapevolezza della complessità tematica ma con altrettanta fiducia nella possibilità di attraversare gli inediti scenari della comunicazione e le estreme sperimentazioni dell’arte contemporanea.

 estetica socialeAlla fine degli anni Trenta, si tennero a Parigi i seminari del Collège de Sociologie, con il surrealista dissidente Georges Bataille, bibliotecario alla Nationale de France, e un gruppo di intellettuali che comprendeva, fra i più noti ancora oggi, Caillois, Klossowski, Leiris, Kojève. Ad alcune conferenze c’erano anche Benjamin e Kracauer. In comune avevano l’idea, in diversi erano allievi di Marcel Mauss, che a organizzare la società e a comandare storia e quotidianità sia la “numinosità” dell’irreale, del mito, del sogno, delle figure e leggende consolidate nello spirito collettivo; l’immaginario sociale, insomma, che non solo secondo questa teoria è “reale”, ma domanda di essere realizzato, con più energia di quanto proviene dalla scienza, dalla politica e anche dall’arte.

IL VOLO, DVICIO AND PLACIDO DOMINGO

fromm-se-stessoLo stato di intasi consiste nel risvegliare il dio interiore. Sentire la purezza e la forza della nostra propria identità.  L’intasi ci permette di assumere la nostra identità come esseri cosmici e come depositari del potere di vincolo.L’intasi è l’origine della coscienza e della lucidità etica.L’intasi è anche la genesi del sentimento di felicità, ci da accesso alla creatività e alla percezione della bellezza.Anche l’empatia e la tenerezza indifferenziata hanno la loro origine nell’intasi. Alla fine, penso che tutto quanto ci rende degni come esseri umani proviene dall’incoscio numinoso. Uomini di tutti i popoli, in maggiore o minor grado, hanno la possibilità di liberare la loro energia numinosa.

 – Il ruolo del corpo e dell’esperienza sensibile – 

L’utilizzo dello spazio per semplificare alcuni processi altamente cognitivi: Sembra, infatti, che le basi neurali della manipolazione mentale dei sistemi di riferimento spaziali ( egocentrici – allocentrici – geocentrici – eterocentrici – spazio vicino e spazio lontano ) costituiscono uno dei fondamenti del nostro pensiero razionale e, in particolare, dell’attitudine umana alla geometria, al ragionamento, al cambiamento del punto di vista, al trattamento simultaneo di diversi punti di vista, alle ramificazioni logiche.

– Lo spazio dell’ecumene –ECUMENE-ANECUMENE-SUBECUMENE

Il problema complesso che pone il mondo di oggi si può enunciare in questo modo: un tempo, un individuo aveva relativamente poche identità e le categorie che componevano tali identità erano perenni, spesso legate al luogo in cui viveva, alla sua cultura, alle sue tradizioni e alle sue credenze. Si viaggiava poco e si ricreava eventualmente il mondo attraverso i libri. Una delle caratteristiche delle società in ci viviamo oggi è la rapidità con cui dobbiamo cambiare identità spaziale. La percezione che abbiamo della geografia del mondo si ritrova così ad essere legata ai nostri molteplici universi di vita, che si incastrano, si completano, si oppongono a volte. ecumene1Questi universi cambiano nel corso della nostra esistenza , ma possono anche cambiare nel corso di una sola giornata, addirittura da un istante all’altro, per esempio quando siamo al telefono.

Il viaggio spaziale delle nostre vite varia in modo colossale. Il rischio della situazione attuale è quello di far sprofondare nella disperazione una buona parte dell’umanità, di opporre coloro che sanno ” googlare ” o orientarsi con il GPS, navigare tra il reale e il virtuale, cambiare identità e continente in pochi secondi grazie al cellulare, e quelli che restano sui binari del treno dei cambiamenti tecnologici. Per evitare questa disuguaglianza bisogna ripensare fin da subito le categorie dell’identità, cosa non semplice, poichè implica la soppressione delle frontiere erette nel xx secolo tra il linguaggio e il vissuto, la ragione e l’emozione, il locale e il globale.

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La rappresentazione nell’immaginazione non è un medium tra la mente e la cosa; è un atto reale, l’immagineche modifica la mente stessa come una qualità reale e la rinvia alla cosa, in sua assenza, secondo uno dei suoi aspetti sensibili. E’, certo, un atto orientato secondo questo aspetto sensibile, ma anche se tale orientazione si può chiamare rappresentazione, non è un oggetto intermediario, un essere intenzionale, ma il tenore di un atto.

Joshua Foer: Prodezze della memoria che possono fare tutti

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