Il caso,la necessità e altro…..

monodJacques Monod, premio Nobel nel 1965 per la medicina, nel 1970 pubblica un libro dal titolo Il caso e la necessità.

Capitolo 7- L’evoluzione

Gli eventi iniziali elementari, che schiudono la via dell’evoluzione ai sistemi profondamente conservatori rappresentati dagli esseri viventi, sono microscopici, fortuiti e senza alcun rapporto con gli effetti che possono produrre nelle funzioni teleonomiche. Ma una volta inscritto nella struttura del DNA, l’avvenimento singolare, e in quanto tale essenzialmente imprevedibile, verrà automaticamente e fedelmente replicato e tradotto, cioè contemporaneamente moltiplicato e trasportato in milioni o miliardi di esemplari. Uscito dall’ambito del puro caso, esso entra in quello della necessità, delle più inesorabili determinazioni. La selezione opera in effetti in scala macroscopica, cioè a livello dell’organismo. Da queste necessità e non dal caso, mielina e snoopyl’evoluzione ha tratto i suoi orientamenti generalmente ascendenti, le sue successive conquiste, il dipanarsi ordinato di cui offre apparentemente l’immagine. D’altra parte alcuni evoluzionisti post-darwiniani hanno avuto la tendenza di diffondere un’idea impoverita, ingenuamente feroce, della selezione naturale, cioè quella della pura e semplice “lotta per la vita”, espressione che non fu introdotta da Darwin bensì da Spencer. I neodarwinisti del primo Novecento ne hanno proposto invece una visione molto più feconda, dimostrando, sulla base di teorie quantitative, che il fattore decisivo della selezione non è costituito dalla lotta per la vita,darwin ma dal tasso differenziale di riproduzione in seno ad una specie.

E’ l’apparato teleonomico, proprio come funziona nell’attimo in cui per la prima volta si esprime una mutazione,che definisce le condizioni iniziali essenziali per l’accettazione, emporanea o definitiva, oppure per il rifiuto del tentativo nato dal caso. E’ proprio la prestazione teleonomica, espressione globale delle proprietà della rete d’interazioni costruttive e regolatrici, ad essere giudicata dalla selzione. Ed è per questo motivo che l’evoluzione stessa sembra realizzare un “progetto “, quello di prolungare e dare un maggior respiro ad un “sogno” ancestrale.teleonomia

Un personaggio ordinario, affronta la vita con un piglio filosofico e indagatore. Un’opera che si costruisce su una struttura combinatoria ad incastro (in cui si intravede l’influenza di Italo Calvino), ma attraverso un linguaggio scorrevole e semplice. Tal dei Tali è un disilluso cinico e un fatalista rassegnato che cerca di buttare tutto in un’ironia dissacratoria, anche se un po’ malinconica. Ma forse il suo sentirsi parte della Natura lo salverà.

mafalda e le donneteleonomia: Treccani – In biologia, termine introdotto da J. Monod (1970) per indicare il finalismo insito nelle strutture e nelle forme tipiche degli organismi viventi, dovuto all’azione della selezione naturale, che favorisce le strutture e le funzioni adatte allo svolgimento delle attività vitali ed elimina quelle inadeguate.teleonomia In biologia, termine introdotto da J. Monod (1970) per indicare il finalismo insito nelle strutture e nelle forme tipiche degli organismi viventi, dovuto all’azione della selezione naturale, che favorisce le strutture e le funzioni adatte allo svolgimento delle attività vitali ed elimina quelle inadeguate.goccia d'acqua 2mafalda che litiga

 

buona teleonomia……   🙂

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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