
Gli etologi e i sociologi classici hanno parlato di un “istinto gregario “. Indubbiamente esiste un fattore istintivo di coesione fra gli individui di una specie, vincolato alla sopravvivenza. Attualmente sappiamo che questo vincolo “invisibile” trascende la specie e che siamo essenzialmente e inevitabilmente vincolati con il processo della vita a tutto l’universo.
Grazia Attili, Francesca Farabollini, Patrizia Messeri
Amore e odio, comportamenti cooperativi e competitivi, prosociali e antisociali, affiliativi e oppositivi: in questo libro alcuni studiosi di fama internazionale evidenziano le radici collettive e le dimensioni individuali della violenza. Svelano i processi inconsci e gli archetipi dell’aggressività umana. Rintracciano le origini biologiche e i fondamenti culturali dell’immagine del nemico. Disegnano, anche, i possibili contorni di una pedagogia della pace e di un’educazione alla non violenza.
Inconscio vitale e Principio Biocentrico
Non è difficile scoprire nella perfetta organizzazione degli esseri viventi ( piante o animali ) una determinazione genetica che segue con rigore il programma morfogenetico e fisiogenetico, una determinazione che non dipende dal comportamento e neanche dalla intenzionalità. Qual’è l’intelligenza organizzatrice della vita? Da dove sorge l’ordine fisiologico che si manifesta come una forma specifica animale o vegetale? Sorge da un programma genetico che si trasmette attraverso migliaia di anni e che cambia, si perfeziona o scompare. L’inconscio vitale è la genesi delle affinità, degli istinti, degli stati di umore, delle sensazioni corporee; è la genesi di tutto quello che sorge senza partecipazione del pensiero, senza forma iniziale, di tutto quello che sorge come manifestazione spontanea della vita. Il Principio Biocentrico è un riferimentto per uno spostamento del paradigma scientifico. E’ un punto di partenza per strutturare le nuove percezioni e le nuove scienze del futuro con modalità riferite all’esistenza:
- priorità attribuita al vivente
- determinismo fisico
- abbandono progressivo del pensiero lineare in favore di quello complesso
- squalifica delle filosofie che cercano una verità unica ( perchè dietro ogni verità se ne nasconde un’altra )
- Il ” perchè” cede il posto in favore del “come “
Ciò che conta è la presenza dell’essere vivente che si manifesta in mezzo agli infiniti circuiti di una realtà illuminata dall’interno, poichè il senso della vita è nella vita stessa e prescinde dall’elaborazione di significati estrinseci. Ognuno di noi è il senso stesso della propria esistenza come il danzatore è lui stesso ritmo e armonia. L’intuizione primordiale intorno alla quale si organizza Biodanza è formulata concettualmente nel Principio Biocentrico, un nuovo paradigma per le scienze umane, che si propone di orientare le attività di azione sociale e di educazione verso la creazione di una struttura psichica capace di proteggere la vita e di permettere la sua evoluzione.
Grazia Attili ” Il cervello in amore “
Grazia Attili:La chimica dell’innamoramento e quella della separazione
Le abitudini intellettuali di selezione, di valutazione e di giudizi portati su oggetti e fenomeni saranno sostituite dalla percezione di tutte le espressioni e di tutti i movimenti come linguaggi del vivente ( il fenomeno della coscienza, così come si manifesta nell’uomo, non si limiterà più a prendere in considerazionele molteplici reazioni delle entità viventi, secondo parametri antropologici: così come la fisica trova il suo posto nel corpo della biologia, la coscienza si pone nel campo dell’emozione, se è possibile definire l’emozionale come l’esperienza suprema del contatto con il reale ).
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