
Giorgio Gaber – Lo specchio
E’ quel principio, inteso a mettere in consonanza, realtà diverse tra loro per cultura, credo religioso, estrazione sociale, politica, purché ci sia la volontà di tendere ad un obiettivo comune e condiviso, ossia ciò che consente all’essere umano il bene individuale e collettivo, il progresso morale, mentale, spirituale, culturale, scientifico. Agli effetti del sincretismo non è quindi importante a quale credo si appartiene, ma l’effettivo impegno nella ricerca interiore all’interno della religione o dottrina nella quale si è stabiliti, per scelta o cultura. Secondo la visione sincretista, i concetti e princìpi fondanti di ogni credo (come ad esempio la paternità di Dio e la fratellanza degli uomini, il valore e l’importanza della preghiera, l’amore universale, ecc) sono gli unici e gli stessi.
Guardando indietro all’ultimo millennio è possbile dividere l’evoluzione della macchina e della civiltà meccenica in tre fasi successive che si sovrappongono e si penetrano a vicenda: la eotecnica, la paleotecnica, la neotecnica.
La macchina non può essere dissociata dalle grandi strutture sociali ad essa relative, perchè sono queste a darle un significato ed uno scopo. Ogni periodo di civiltà porta con sè gli avanzi inerti delle tecnologie passate non meno che i valori sopravvissuti ed i fertili germi di quelle a venire; ma il nucleo di sviluppo ha sede nel suo proprio complesso. La maggior parte delle scoperte necessarie alla diffusione della macchina furono promosse tra il 1000 e il 1750; è difficile individuare nella seconda fase un elemento che non esistesse nella prima sotto forma di germe, e spesso di embrione o di organismo vivente.
E’ la vitalità residua di avanzi di civiltà che permette le libere rielaborazioni e le integrazioni con elementi di altre culture. Nelle prime fasi dell’integrazione, prima che una cultura abbia impresso il suo segno definitivo sui materiali e che l’invenzione si sia cristallizzata in modi e tradizioni congeniali, assistiamo ad una libera derivazione dalle fonti più diverse; l’inizio e la fine, il primo assorbimento e la diffusione finale che si determina ad integrazione culturale avvenuta, interessano zone di influssi che si allargano fino a comprendere l’intero mondo civilizzato. E’ stato un creativo sincretismo delle invenzioni derivate dai residui tecnologici di altre culture a rendere possibile il nuovo sistema concettuale. La maggior parte delle invenzioni e delle scoperte che servirono da lievito per i successivi sviluppi meccanici non scaturirono, come vorrebbe Spengler, dalle profonde vie dell’anima faustiana, ma furono portate da altre culture come i semi dal vento.
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H.G.Wells – The Father of Science Fiction
Sostituendo al lavoro manuale la forza dell’acqua
Eotecnica: In questo periodo la macchina fu adeguatamente integrata dai servizi di pubblica utilità: se il mulino ad acqua consentiva una maggiore disponibilità d’energia, la diga ed il sistema di drenaggio aumentavano la terra arabile; mentre i canali rendevano più agevoli i trasporti, i nuovi centri urbani favorivano gli scambi sociali. Aumento di potenza e una vita più intensa. I sensi si affinavano. Sia il ricco che il povero sentivano e sviluppavano il gusto del gioco e il senso estetico, la religione del lavoro si rafforzò ma non si fece tirannica. Lo iato fra meccanizzazione ed umanesimo, fra la potenza volta al suo stesso accrescimento e quella impiegata per il raggiungimento di piùalti obiettivi umani si era già annunciato, ma le conseguenze dovevano ancora farsi evidenti.
Fase paleotecnica: Il ferro e il carbone dominarono anche con i loro colori che andavano dal grigio al nero. Ne risultò una vita sociale povera e soffocata ed un’industria precaria .
Fase neotecnica: Benchè la fase neotecnica sia un complesso fisico e sociale ben individuato, non è possibile definirla come un periodo, sia perchè non ha ancora sviluppato la sua forma e la sua organizzazione, sia perchè ci troviamo ancora nel suo svolgersi. Da materia solida a energia fluida, il nuovo genio inventivo lavora sui materiali forniti dalla scienza. Nelle scoperte più significative, il pensiero, e specialmente il pensiero collettivo, precede il desiderio. Essa, con il ricco patrimonio di nozioni chimiche e biologiche, mira ad una accorta valorizzazione economica dell’ambiente naturale.
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Verso un equilibrio dinamico?
Il sistema della macchina comincia ad approssimarsi ad uno stadio di equilibrio interno. Il segno dell’era che si sta aprendo è un equilibrio dinamico. Quali sono le implicazioni di questo imminente equilibrio che H.G. Wells ha definito ” Era della Ricostruzione “? I problemi del ritmo, dell’equilibrio, dei rapporti organici e dei necessari conseguimenti culturali sono diventati problemi tipici della civiltà moderna: l’intelligenza, l’energia, la buona volontà avranno modo di esprimersi pienamente di fronte ai problemi, formulando obiettivi, trovando e finalmente impiegando gli strumenti necessari per conseguire gli obiettivi.
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