Biochimica sistemica

L’Università di Harvard ammette l’errore della caloria.

calorie

Rachel Carmody, ricercatore dell’Università di Harvard, chiede che il sistema Atwater sia completamente da rivedere essendo ampiamente usato per determinare i valori calorici con un metodo vecchio di 140 anni riconosciuto non valido. Così spiega nel Daily Mail: “I valori calorici riportati sulle etichette degli alimenti non colgono i costi importanti della digestione che sono in genere inferiori per gli alimenti trasformati e superiore per gli oggetti non modificati. Quindi, anche se due alimenti potrebbero avere lo stesso numero di calorie su carta, queste calorie non sono necessariamente ugualmente disponibili per l’organismo. In alcuni casi, i valori calorici riportati potrebbero differire dall’effettiva raccolta di energia di ben il 50%”.

L’uomo non è una stufa

 ll professor Paolo Manzelli, docente di chimica-fisica e direttore a Firenze del Laboratorio di ricerca e educazione innovativa, afferma: «Il corpo dell’ uomo non è una macchina e la caloria non può essere applicata al vivente. Un errore consolidato nella società industriale, ma nel passaggio alla conoscenza l’equazione energia-lavoro meccanico è falsa. L’essere vivente non è uno scambiatore di calore come una stufa, perché il calore lo disperde. Ci si dovrebbe piuttosto soffermare sulla qualità degli alimenti…»

Il cibo non brucia come la legnaenergia chimica

La misura della caloria considera solo l’energia come un fatto fisso, una mela, ad esempio, nell’etichetta ha scritte sempre le stesse calorie, ma non ha niente a che vedere con quello che accade nell’organismo. Il fruttosio della mela potrà essere convertito in glicogeno ed immagazzinato, oppure nutrirà la flora batterica, oppure se le riserve di glicogeno sono piene, verrà convertito in grasso, ecc. Tutti processi biochimici diversi, che impiegano e producono diverse energie. La stessa legna invece svilupperà lo stesso calore in tutti i caminetti.

Un pomodoro ciliegino ed un cucchiaino di zucchero: entrambi hanno 20 calorie ma verranno trattati in maniera completamente diversa dal corpo. Inoltre il pomodoro è ricco di enzimi, vitamine e sali minerali, mentre lo zucchero non apporta enzimi, sali minerali e vitamine come quelli che ritroviamo nel pomodorino, ma ne richiede altrettanti per essere smaltito. L’organismo ha bisogno proprio di sostanze come vitamine, sali minerali e altre molecole per il suo metabolismo e queste sostanze esulano dai canonici carboidrati, proteine e grassi che tutti conosciamo e che ritroviamo nelle etichette a fianco ai valori calorici. L’uomo produce energia chimica dal cibo e non energia termica. Un sistema di pensiero sull’alimentazione penosamente incompleto. La bufala delle calorie: il corpo non brucia, metabolizza.

Trasformazioni-di-energia

I BENEFICI DELLA TERRA DIATOMACEA PER USO ALIMENTARE

La salute del XXI secolo

Nel XX secolo la nostra specie ha trovato il modo di controllare il suo più antico e terribile avversario. Grazie alle vaccinazioni, alla sanificazione delle pratiche mediche, alla disinfezione dell’acqua e agli antibiotici, abbiamo portato le nostre vite da una miserabile media di appena 31anni al doppio. Buona parte dei cambiamenti che ci hanno assicurato questa dilazione della morte si sono concentrati in un periodo di circa 50anni, dall’ultimo decennio del XIX secolo alla fine della Seconda guerra mondiale.microbiota1

Ora, nel XXI secolo, iniziamo un nuovo capitolo nella salute della nostra specie. Vivere a lungo, come spesso accade a coloro che stanno in Occidente, non è l’unico indicatore della salute. Fortunatamente, noi del mondo sviluppato non siamo più costretti a correre i rischi del vaiolo, della polio o del morbillo, e questo fatto rappresenta un grande balzo in avanti. Ma ora ci mancano i ” vecchi amici “. Ora sappiamo che l’appendice, un tempo considerata da tutti un inutile elemento vestigiale del nostro passato evolutivo, è in realtà una sorta di cassaforte microbica, che impartisce un’ educazione al nostro sistema immunitario. Ora, con il riconoscimento che il microbiota non è uno spettatore nella gestione del nostro corpo, ma un partecipante attivo, abbiamo una nuova opportunità per affrontare all’origine le malattie del XXI secolo.

Cambiamenti sociali e individuali mafalda e le calorie

I rapporti con i nostri microbi sono minacciati da tre elementi: l’utilizzo di antibiotici, la carenza di fibra nell’alimentazione e i cambiamenti nel modo in cui seminiamo e accudiamo il microbiota dei nostri bambini.

Dal microbioma ai ritmi circadiani per arrivare alla salute mente – corpo

“MICROBIOTA”: A UDINE L’INNOVATIVO CONVEGNO MEDICO-SCIENTIFICO

Box Salute: preservare il corretto equilibrio dell’intestino 13.10.2017

goccia d'acqua 3 niente panico……

Allo studio nuovo antibiotico che non stravolge il microbioma intestinale

 

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