
Il rischio di uno stallo cerebrale della nostra popolazione è in fondo più preoccupante della minaccia terroristica. La situazione francese è particolarmente drammatica dal momento che l’analisi economica dimostra che i punteggi mediocri nelle indagini del tipo PISA, relative alle competenze dei giovani e della popolazione attiva, sono fortemente correlati alla disoccupazione giovanile, a bassi incrementi di produttività e a investimenti insufficienti nella Ricerca e nello Sviluppo. In altre parole, le performance economiche e sociali dipendono direttamente dalla qualità del nostro sistema d’istruzione e formazione.
Quando ha parlato dell’impatto dell’immigrazione sui risultati PISA della Francia, nella nuova veste di deputato, nella nuova veste di deputato, il matematico Cèdric Villani, ha subito un linciaggio mediatico cui ha avuto l’inusuale forza di resistere, insistendo con intelligenza sul fatto che tale constatazione è indispensabile, se vogliamo operare in modo efficace sull’integrazione. E’ di questo coraggio che il nostro sistema ha bisogno più che mai nel momento attuale. Perchè la questione non verrà risolta distribuendo qualche iPad alle medie. L’istruzione deve essere considerata una priorità a livello nazionale e posta in stato di emergenza. I progressi dell’IA accelereranno la metamorfosi della macchina per lo sviluppo dell’intelligenza umana, vale a dire la scuola. Per essere umanemente sostenibile, l’industrializzazione dell’IA deve infatti essere accompagnata da una democratizzazione dell’intelligenza biologica. La questione riguarda oggi il sistema educativo da istituire per consentire agli uomini di domani di affrontare l’IA ad armi pari e di conviverci armoniosamente.
Kitaro-SUNDANCE
La neuroplasticità
La neurologia ha un punto di vista molto particolare sull’apprendimento. Cos’è infatti apprendere da un punto di vista neuronale? Creare connessioni tra neuroni. Cos’è ricordare? Attivare le connessioni neurali già create. Ricorderemo qualcosa sevi individuiamo un interesse per la nostra sopravvivenza, se vi si ricollega un’emozione o se fa eco a qualcosa che già conosciamo: si tratta dei famosi ” mezzi mnemonici” che tutti noi usiamo. Le ultime scoperte relative al cervello hanno evidenziato la sua fantastica plasticità: anche se con l’età i cambiamenti sono più difficili, il cervello è in grado, durante tutta la vita, di eliminare e ricreare collegamenti tra neuroni. Il cervello deve il suo grande valore non a ciò che è, ma alla sua capacità di adattamento. Stiamo sperimentando collettivamente questà plasticità del cervello in un momento in cui l’uso di nuovi stumenti digitali rimodella le nostre capacità di concentrazione e memorizzazione.
Ogni giorno navighiamo nel Web, passando da un sito all’altro, a caccia di notizie, documenti, video; controlliamo la nostra casella di posta elettronica, inviamo SMS e non dimentichiamo di inseguire emozioni sui social network più alla moda. La rete rende più rapido il lavoro e più stimolante il tempo libero ma, mentre usiamo a piene mani i suoi vantaggi, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Abituati a scorrere freneticamente dati tratti dalle fonti più disparate, siamo diventati tutti superficiali? Che ci piaccia o no, la rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza, arrivando a plasmare la nostra stessa attività cerebrale. Con stile asciutto e incisivo, lontano sia dagli entusiasmi degli adepti del cyberspazio sia dai toni apocalittici dei profeti di sventura, Nicholas Carr ci invita a riflettere su come l’uso distratto di innumerevoli frammenti di informazione finisca per farci perdere la capacità di concentrazione e ragionamento.
What Is NBIC?
Intelligence artificielle, quels bouleversements pour l’économie ? par Laurent Alexandre
Nell’economia di domani l’intelligenza non sarà un’opzione
La paura di vedere la meccanizzazione sostituire i lavori è antica quanto la meccanizzazione stessa e quindi il lavoro. Storicamente si è sempre dimostrata infondata perchè l’aumento della produttività è stato compensato dall’aumento della domanda di beni e dalla crescente competenza dei lavoratori, che trovano in tal modo nuovi impieghi.
NBIC, L’AVENIR DES TECHNOLOGIES ?
Ma l’era NBIC somiglia sempre meno a una classica rivoluzione industriale. I suoi effetti sull’occupazione potrebbero essere meno idilliaci. Molto meno.Quello che è certo, è che il bisogno d’intelligenza sarà più elevato che mai. La spettacolare ondata d’IA minaccerà persino le attività che sembrano particolarmente protette. Il processo di sostituzione dei compiti di routine è vecchio quanto la meccanizzazione. Ma ciò che è nuovo, nel XXI secolo, è che questo processo interessa, poco a poco, compiti sempre più qualificati che si ritenevano inaccessibili alle macchine.
Vangelis – Ask The Mountains (Extended Ver.) / Bon Voyage / Conquest Of Paradise ..
NEUROPLASTICITA’ e 30 esercizi all’uopo..
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