
Ettore Majorana. Il più grande scienziato di tutti i tempi. Dopo la sua misteriosa scomparsa avvenuta il 25 marzo 1938, il mondo iniziò lentamente a dimenticarlo. Poi, nel 2016, un colpo di scena. Quel “caso”, nel quale noi non crediamo, ci fece incontrare Rolando Pelizza, un uomo determinato, una mente matematica dalle grandi capacità applicative. Questo segnò per noi la riapertura del “caso Majorana”. Dagli incontri con Rolando abbiamo ottenuto informazioni tali da premiare tutta la nostra curiosità e il nostro desiderio di conoscenza.
Ma in gioco c’è molto di più. In gioco c’è la sopravvivenza della razza umana sulla Terra. Crediamo che il nostro compito sia quello di divulgare le informazioni ricevute. Con questo scopo abbiamo scritto il libro che vi apprestate a leggere.
ETTORE MAJORANA: IL MISTERO è RISOLTO? Una possibile via d’uscita per la sfida climatica.
Ing. Francesco Alessandrini – Convegno Internazionale “Ettore Majorana e la sfida climatica”
Dr. Roberta Rio – Convegno Internazionale “Ettore Majorana e la sfida climatica”
Il principio Biocentrico
Il principio Biocentrico si afferma come uno stile di sentire e di pensare, che prende come punto di partenza e come riferimento gli attimi del qui e ora e la comprensione dei sistemi viventi. Tutto quanto esiste nell’universo, elementi, astri, piante o animali, inclusi gli esseri umani, sono componenti di un sistema vivente maggiore. L’universo esiste perchè esiste la vita e non il contrario.
A partire dal Principio Biocentrico, cambia la strategia di trasformazione esistenziale. I parametri del nostro STILE DI VITA sono i parametri della vita cosmica. Questo vuol dire che i nostri movimenti, la nostra danza, si organizzano come delle espressioni di vita e non come mezzi per raggiungere fini antropologici, politici e socio-economici. I nostri movimenti si generano nel senso nutritivo del processo evolutivo per creare più vita all’interno della vita, per riscattare vita là dove è oppressa. Se le condizioni sociali e culturali sono anti-vita, noi proponiamo di cambiare questi sistemi, non con l’aiuto di ideologie e di azioni politiche, ma ristabilendo ad ogni momento, con la nostra propria esistenza, le condizioni per il suo nutrimento. Quindi non è interessante la consistenza ideologica di un essere umano, bensì la sua consistenza affettiva, l’esercizio del movimento amore.
Il Principio Biocentrico affonda le sue radici nell’atto puro di VIVERE, nella scoperta del fiore tremante sotto il sole dell’estate. Le vie della consistenza vitale sono l’amore, la salute, la creazione e la trascendenza. Non possiamo trascurare nessuno di questi aspetti senza generare sofferenza: Sofferenze organiche, psichiche, esistenziali. Gli esseri umani hanno l’urgente necessità di scoprire la propria condizione sacra. La connessione alla vita è una funzione naturale che si può trasformare in una attitudine cosciente e lucida, percorrendo un processo di maturazione interiore.
La sensazione di vita costituisce la radice dell’identità individuale e corporale e si esprime in movimenti ed emozioni. Connettersi richiede coraggio, umiltà e saggezza. La funzione di connessione alla vita si realizza esercitando lo sguardo interiore, l’incontro con l’altro e apertura al mistero.
Basi fondamentali di Naturopatia – Estratto – Dr Rudy Lanza
Molto bello ed interessante dev’essere il libro.