
1 – Algoritmi deterministici 2 – Algoritmi probabilistici
3 – Algoritmi frattali 4 – Sistemi dinamici non lineari
5 – Grammatiche generative 6 – Reti neurali 7 – Algoritmi genetici
8 – Algoritmi specializzati o non classificabili nelle categorie precedenti
Il primo testo su sintesi ed elaborazione del suono con Pure Data. Più di 500 pagine su sintesi, elaborazione del suono e programmazione Pure Data, esempi interattivi, centinaia di esempi, supporti online, test, attività di reverse engineering, di completamento, correzione e analisi di algoritmi, sostituzione di parti di algoritmi, ecc. È un sistema didattico organico in più volumi e una parte online che sviluppa una concezione aperta e interattiva dell’insegnamento e dell’apprendimento della musica elettronica e del sound design.
Joan Baez – We shall overcome
Simon & Garfunkel – The Sound of Silence (from The Concert in Central Park)
Quali sono i processi intellettuali e biologici che presiedono alla nascita di un’opera musicale? è possibile capire da un punto di vista scientifico in che modo e per quali ragioni un compositore, un musicista o un direttore d’orchestra scelgano di mettere insieme una nota con l’altra? più in generale, quale relazione sussiste tra le strutture elementari del nostro cervello – le molecole, le sinapsi, i neuroni – e le attività mentali complesse, come la percezione del bello o la creazione artistica? E dunque: che cos’è la musica? che cos’è un’opera d’arte? quali sono i meccanismi della creazione? che cos’è il bello? Due protagonisti assoluti della cultura contemporanea, Pierre Boulez – il grande compositore e direttore d’orchestra – e Jean-Pierre Changeux – il neurobiologo che ha fatto del cervello l’oggetto privilegiato delle sue ricerche – affrontano questi interrogativi, insieme al musicologo Philippe Manoury, in un dialogo che rappresenta un inedito e originale tentativo di fondare una “neuroscienza dell’arte”.
Musica e Neuroscienze
FISICA suono, energia e onde
I frattali: La geometria della complessità
Gli algoritmi autopoietici frattali potrebbero aiutare ad eliminare i bias cognitivi????
In che modo i bias cognitivi ostacolano il pensiero critico
Bias cognitivi e fallacie logiche: fra scienza e quotidianità
Il cervello ha un pulsante per cancellare e qui ti diciamo come usarlo
IBM: salviamo l’IA dai bias cognitivi dell’uomo
Romecup 2017, la performance di Leonello Tarabella
CHI non ha mai strimpellato, rapito da una qualsiasi melodia, una chitarra o un pianoforte inesistenti oppure diretto col ditino indice un’orchestra di zero elementi? C’è un signore, anzi un professore, anzi un musicista, che però riesce davvero a suonare l’aria. Muove una mano e partono pianoforte, violini, fiati e tutto. Iperstrumenti, è la definizione. Ci ha messo quindici anni per farcela eh, mica è un illusionista, Leonello Tarabella. E da un po’ fa concerti per il pubblico, quello sì in carne e ossa. Una volta ha “suonato” il (non al, proprio il…) Battistero di Pisa come se fosse uno strumento, sfruttando risonanze, eco e riverbero interno.
Considerando i pensieri come strutture che nascono dai nostri movimenti, la musica potrebbe influenzare i pensieri stessi? I movimenti delle mani di Leonello Tarabella catturati da algoritmi saggi potrebbero influire sull’IA ( machine learning )?
Così come le nostre mani sul volante influiscono sulla guida, al contrario i movimenti musicali potrebbero influire sul come si guida e sul come si pensa?
Nella mia visione…. penso a Michelangelo che cercava nelle nervature stesse del blocco di pietra, la statua che vi era contenuta.
The Elegance of Pachelbel – Serenade
Luca Cossettini, Dall’etica della preservazione alla restituzione dell’opera musicale elettronica
The surprising habits of original thinkers | Adam Grant
Are you a giver or a taker? | Adam Grant
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